È veramente un sacco di tempo che non scrivo qui.
Oddio, un sacco di tempo, saranno due o tre mesetti, ma la cosa mi ha dato da pensare: perchè uno che ha sempre avuto una gran voglia di mettersi lì a scrivere qualcosa quasi quotidianamente, poi un bel giorno non ce l’ha più?
Con il sesso non funziona mica così: prova un po’ a lasciare un uomo senza sesso per due mesi poi vedi… Per le donne è il contrario, no? Meno lo fanno meno lo farebbero, si dice. Però no, un momento, mi sembra che a un certo mio amico, se la sua fidanzata non gli strizza il papero almeno ogni due o tre giorni, l’eros gli si offende e lui diventa come Formigoni. Oh, ma sto divagando.
Bene, insomma, può capitare che la verve blogghereccia venga un po’ a mancare, ogni tanto, ma non solo quella in uscita, anche quella in entrata. Cioè, non solo non scrivo più, ma ho anche pochetta voglia di leggere; questo però è forse dovuto ad altro, ad esempio al non riuscire a spiegarmi come mai da qualche tempo a questa parte ogni pensiero che leggo in giro, soprattutto su Friendfeed, mi sembri del tutto idiota.
In teoria i motivi potrebbero essere i seguenti:
a) sono diventato intelligentissimo (mi sembra sinceramente molto difficile)
b) sono molto depresso (anche questo mi sembra difficile, anche solo dando un veloce sguardo al patrimonio in natura che giace nella mia cantina)
c) siete diventati tutti idioti.
Ecco, questa mi sembra un’ipotesi affascinante.
Può essere colpa di Friendfeed? Il social network sooo addictive per la gente veramente in gambissima? Quello che ha ridotto blogghers cui avrei consegnato a scatola chiusa le chiavi del mio feed reader a scrivere cose del calibro di
Il fatto che qualsiasi idiota è in grado di mettere insieme un discorso di 200 battute non significa necessariamente che tutto quello che leggi su friendfeed sia idiota.
No, aspetta, forse sì.
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Peccato che tu abbia diradato i post proprio ora che hai tolto la foto del bambino con la testa in mano (che mi faceva abbastanza paura).
Friendfeed non lo capisco. Mi hanno detto “Iscriviti!”; ho obbedito di buon grado all’imperativo ma se facevo a meno era lo stesso. Non lo uso mai. Ripeto, non lo capisco.
A me è successa la stessa identica cosa.
Era da un mese che non riuscivo ad andare avanti con il mio sito, sentendo i giorni che passavano quasi come degli avvoltoi sopra la testa, con le voci di chi mi leggeva che si facevano sempre più pesanti.
Poi domenica sera, non so se esistano le coincidente, ho visto “Invictus” al cinema e tornando a casa in auto ho sentito alla radio “I believe I can fly”, una canzone r’n’b di qualche anno fa.
Lunedì mattina ho scritto 4 pezzi, e mi è sembrato di essere tornata finalmente in me stessa.
I periodi capitano. L’importante è tornare a sentirsi bene in quello che si fa, e non sentirlo pesante come un obbligo… altrimenti la passione si ribella e si finisce a scrivere cose come “L’italia uscirà dalla crisi”. 🙂
Buona Serata.