“Caro zio Giorgio,
poiché nella nuova edizione di Playboy è presente una rubrica tenuta da un conoscente editore, ho ritenuto cosa buona e giusta acquistare il numero 2 testé uscito in edicola.
Sulla copertina, come forse tu sai gentile amico, campeggia un’immagine di Violante Placido sottotitolata “Semplicemente irresistibile”. La vista della suddetta foto campeggiante nel ricco parterre di riviste di una ordinaria edicola mi ha suscitato – corre l’obbligo dirlo – un’intrigata e incuriosita alzata di sopracciglia.
Ho quindi compiuto l’acquisto, e scorso le pagine del redivivo giornale, fino ad imbattermi nel servizio fotografico realizzato in esclusiva per Playboy da Violante, corredato da una spigliata intervista.
Ora, amico mio, il legame di sincero – e spero mutuo – affetto consolidato attraverso gli anni dell’adolescenza e della gioventù, mi spinge ad indirizzarti un accorato, quasi implorante consiglio.
Non comprare quella rivista. Per nessuna ragione. Non fare che il tuo sguardo, il tuo campo visivo si imbatta nelle immagini ivi contenute.
So che, trascorrendo innanzi a un’edicola e rimirando la foto di copertina del periodico in questione, ne potrai essere attratto:e una ben conosciuta voce dall’interno ti indurrà ad approfondire quella fugace ouverture, un po’ per celia e un po’ per non morir, con dissimulata curiosità .
Non farlo. Fùggine. Allontà nati da quell’edicola con passo il più celere che puoi: ché essa potrebbe risultarne il tuo cenotafio, la tua inopinata tomba.
Non credo che il tuo povero cuore, provato da mille tempeste, potrebbe reggere. No, non ne sopravviverebbe.
Io, per parte mia, ne sono andato molto vicino, alla fatal sincope. Conoscendo la tua inveterata inclinazione per quella giovane donna, mi dico e mi ripeto: no. Non potresti giammai sopravviverne. Ed io vivrei nel sempiterno rimorso di non averti per tempo avvertito, di non averti robustamente messo in guardia.
Non ho certo bisogno qui, e con te, di farne una -Â per quanto sommaria e infedele -Â descrizione. Tu sai. Tu puoi intuire. Ella… ella… porca troia!
Ah, la celestial vision / chi potrai mai effigiar / con le parole imbelli?…
Chiusa la pagina con la fremente mano, sospirai a lungo: e un fraterno sentimento di protezione nei tuoi confronti m’assalse, e ti scrissi di pugno questo accorato avviso.
Addio, ora mi rinchiudo nelle secrete stanze. Chissà mai come – e se – ne uscirò alla luce”
Tuo
Dino
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Troppa poesia in due post troppo ravvicinati.
Io queste cose le odio. Ora mi sono dovuto legare alla scrivania con una manetta per evitare di scendere all’ edicola a comprare playboy, che QUANTEVVEROIDDIO non ho MAI comprato in vita mia. E grazie a questo post in punta di post, ora sudo e ho l’ emicrania. DEVO SAPERE. Maledetti tu e Dino in sempiternum avernum.
E’ una sporca vitaccia, Woland
Un giorno pagherai il fio. Ti farò un’ agguato al formaggio in una norcineria di Bondolo.